Note sul Diamante

Solo un quarto della produzione mondiale di diamanti è di qualità gemmifera, quindi con possibilità di impiego in gioielleria; il resto viene destinato a scopi industriali, ad esempio nella produzione di punte, lame o trivelle oppure come materiali nella ricercaaerospaziale.


Il diamante naturale si trova in molti colori, chiamati “fantasia”; il cosiddetto diamante “bianco” o, più propriamente “incolore”, è una qualità molto rara e pregiata. Viene superata solo dai diamanti rossi, rosa, blu chiaro e violetto: pregiati sono anche il giallo, il marrone, il verde chiaro e l’arancio.


Il suo grado di durezza corrisponde al grado 10 della scala Mohs, il che significa che è il materiale naturale più resistente di tutti alla graffiatura.


Il diamante è tenace, resistente e stabile, ove definiamo la tenacità come la resistenza alla rottura, la resistenza come la capacità di una superficie liscia di opporsi alla scalfittura e la stabilità come la resistenza offerta dai materiali ai cambiamenti di temperatura e all’attacco degli agenti chimici.


Il diamante ha un indice di rifrazione di 2,417, una dispersione della luce di 0,044, un lustro adamantino e delle eccezionali qualità di trasparenza.

Morandin 1956

di Romanello Andrea

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